In questo articolo ti parlo di autoipnosi e di come usarla correttamente per rilassarti, recuperare energie, ridurre le tensioni e portare cambiamenti positivi nella tua vita.
“Le parole sono la più potente droga usata dall’uomo.” R. Kipling
L’autoipnosi – se usata correttamente – può essere un valido strumento per avere più risultati al lavoro, più realizzazione e serenità nella vita.
L’autoipnosi infatti aiuta a:
- rilassarti,
- recuperare rapidamente energie
- ridurre lo stress
- dormire più profondamente
- facilitare il raggiungimento dei tuoi obiettivi
- modificare atteggiamenti, convinzioni limitanti, e in generale schemi mentali che non ti aiutano
- modificare le tue abitudini.
Apperò e come funziona questo autoipnosi?
Prima di rispondere a questa domanda c’è una importante “avvertenza per l’uso”.
L’autoipnosi è utilissima ma se non hai soft skills adeguate è come mettere il turbo ad un tricicolo.
Detto in altro modo: le soft skills sono l’arma segreta per avere successo nel lavoro e nella vita e senza quelle puoi fare l’autoipnosi dalla mattina alla sera ma, mi dispiace tantissimo, non caverai un ragno da un buco.
E se ora stai pensando ehhh addirittura non esageriamo!!!!
Non ti capisco….
Ti capisco benissimo!
A conforto della mia affermazione sulla importanza delle soft skills potrei citarti:
- quanto dice l’Università di Harvard sull’importanza delle soft skills,
- oppure raccontarti delle centinaia di progetti che ho svolto come consulente per la selezione formazione e sviluppo di soft skills per ruoli manageriali e commerciali.
Ma non serve un professorone universitario o il sottoscritto per “certificare” l’importanza fondamentale delle soft skills per il tuo successo nel lavoro e nella vita.
Procediamo con l’autoipnosi e partiamo da cosa è l’ipnosi e come funziona.
Cos’è l’ipnosi
Dal punto di vista tecnico l’ipnosi è un processo che facilita il superamento del “fattore critico” e quindi la nostra suggestionabilità.
Questo a sua volta favorisce un accesso più agevole al nostro inconscio.
E in italiano invece?
In effetti sembra arabo … anche io al master in ipnosi ebbi una reazione simile alla tua.
Adesso traduco usando le tre parole chiave viste fino ad ora:
- fattore critico,
- suggestionabilità
- inconscio
Partiamo da quest’ultima.
Inconscio
L’inconscio è il tuo “sistema operativo”, la tua memoria inconsapevole.
Sistema operativo?
Si un po’ come nei computer, è l’insieme dei “programmi” e degli “schemi” che muovono il tuo meccanismo corpo-mente senza che tu debba occupartene consciamente.
Facciamo un esempio semplice: guidare la macchina.
Una volta che hai imparato il guidare è pressochè automatico.
Cioè accade senza che tu debba in ogni istante pensare:
- adesso cambio marcia
- adesso metto la freccia
- adesso freno
- etc.
Una volta che hai imparato a guidare, la guida diventa un processo operato dall’inconscio.
Un pò come respirare.
A volte porti attenzione al respiro ma il più delle volte è automatico.
Vabbè allora è semplice inconscio significa quella roba che è nella nostra memoria e che agisce in automatico.
Mmm si … ai nostri fini possiamo dire così.
E ora passiamo alle altre due parole chiave che sono strettamente collegate con il processo di apprendimento e di “immagazinamento” di nuovi schemi: “suggestionabilità” e “fattore critico”.
Fattore critico e suggestionabilità
Un nuovo schema per arrivare al tuo inconscio deve passare un “cancello” che c’è tra la mente coscia e quella inconscia.
A quel cancello c’è una sorta di “guardiano”.
Il guardiano si chiama … Fattore di nome e Critico di cognome ;-).
Ma perché c’è questo cancello?
E’ una forma di protezione della mente.
Diciamo per non andare troppo nel tecnico che il nostro inconscio è un po’ “pigrotto”.
Se si fa entrare un nuovo schema nella mente non coerente con altri schemi già presenti occorre investire energia per:
- lasciare andare il vecchio schema
- adattare il comportamento al nuovo schema
Se non si fa questo si va incontro a dissonanza e incoerenza e questo consuma energia e crea disagio ansia e stress.
Una volta fatta conoscenza con il Fattore Critico e il suo cancello è molto semplice spiegarti cosa si intende per “suggestionabilità”.
Lo stato di suggestionabilità è quello stato in cui quel cancello è aperto o è più facile da aprire.
E maggiore è la suggestionabilità e più è facile che la mente faccia entrare informazioni che le vengono proposte.
Cosa facilita la suggestionabilità?
Ci sono due fattori:
- uno stato neurobiologico
- uno stato di coscienza
Lo stato neurobiologico è associato alle onde cerebrali alfa.
Sono le onde che abbiamo quando:
- siamo bimbi (fino a circa 5-6 anni)
- siamo in uno stato di profondo rilassamento.
Quando questo stato di profondo rilassamento è indotto da un ipnologo parliamo di ipnosi.
Poi c’è uno stato di coscienza legato alla percezione di autorevolezza della fonte.
Più la persona percepisce come autorevole la fonte e più è probabile faccia passare ciò che ci dice tramite il cancello.
In questo caso si parla di ipnosi vigile.
Ipnosi vigile
“Le parole hanno il potere di distruggere e di creare.” Buddha
Un esempio molto semplice di ipnosi vigile sono il telegiornale, internet ed i medici.
Le persone tendono ad “aprire il cancello” più facilmente a ciò che viene detto al “telegiornale” e da altre fonti di informazioni via etere tipo Youtube e Internet in generale.
Le persone tendono ad accogliere più facilmente le “suggestioni” di un medico.
In questo secondo caso si parla di effetto placebo.
Effetto placebo?
Hai l’effetto placebo quando:
- la mente crede ai poteri curativi di un medicinale (esempio una pastiglia) descritti da un medico (o altra fonte autorevole)
- questa pastiglia produce effetti benefici sulla salute della persona
anche se non contiene principi attivi ma solo zucchero e altre sostanze “neutre”.
Ma allora in questi casi potremmo dire che è la mente a portare alla guarigione!!?!?
Beh in effetti.
Diciamo che a produrre effetti curativi nel corpo non è il principio attivo (la molecola del medicinale).
A produrre la guarigione è il sistema immunitario che è governato dalla mente subconscia a seguito della suggestione del medico.
L’essenza dell’ipnosi
Nella sua essenza l’ipnosi è un processo che conduce ad uno stato di profonda concentrazione e rilassamento in cui la mente inconscia è più ricettiva alle suggestioni che le arrivano.
Potremmo dire che: rilassamento + suggestioni = ipnosi.
Cosa sono le suggestioni?
Sono istruzioni che ti vengono “suggerite” durante lo stato di “trance” ipnotica.
Come funziona il processo ipnotico
Il processo ipnotico può essere così riassunto:
- induzione ipnotica per portarti in stato di rilassamento profondo
- il rilassamento abbassa il fattore critico (il filtro della menta analitica che blocca certe informazioni e non le fa passare alla tua mente subconscia)
- suggestioni
- riemersione da stato di rilassamento
Ma te puoi suggestionarmi e farmi fare cose che non voglio fare?
No non è possibile.
Si ma nei film …
Esatto.
Parola chiave: nei film.
Nella realtà l’ipnosi ti può aiutare a fare cose che tu desideri già fare.
Sei tu a dare il permesso alla induzione ipnotica e alle suggestioni di funzionare o meno.
Qualcuno è in qualche modo “spaventato” dall’ipnosi.
Ma – se ci pensi – è più pericolosa l’ipnosi vigile di quella condotta da un ipnologo.
Nel caso dell’ipnosi sei tu che ti attivi per portare un cambiamento positivo nella tua vita e chiedi ad una persona specializzata di inserire suggestioni ad hoc nel tuo “sistema operativo”.
Nel caso dell’ipnosi vigile invece hai la guardia abbassata (ed il cancello aperto) e non sai però se le informazioni che vengono inserite nel tuo sistema sono corrette o meno.
Come ti dicevo accade col telegiornale ma ora nell’era di internet può accadere anche guardando Youtube, leggendo Blog o altre fonti su internet.
Spesso c’è l’associazione blogger = persona autorevole e attendibile. E’ rischioso. Molti Blogger hanno fame di contenuti da pubblicare e a volte prendono scorciatoie.
Tipo?
Parlano di cose che sarebbero per addetti ai lavori solo perché hanno letto un libro o a volte un articolo di qualcun altro su internet e sono bravi a confezionarli a puntino.
E quindi?
E quindi magari prima di aprire il cancello a quelli che scrivono su internet pensaci un attimo ;-).
Autoipnosi: cosa è e come funziona
“Di giorno in giorno, in qualunque modo, io miglioro.” Emile Couè
Ora che abbiamo chiarito cosa è l’ipnosi è molto semplice comprendere cos’è l’autoipnosi.
Come dice la parola stessa è un processo tramite il quale una persona si auto accompagna in uno stato di rilassamento e maggiore suggestionabilità al fine di depositare suggestioni (nuovi schemi, convinzioni, credenze, etc.) nel proprio “sistema operativo”.
Il funzionamento è molto simile a quello del processo ipnotico.
C’è una fase (induzione) in cui si facilita uno stato di rilassamento profondo a cui seguono le suggestioni.
Il tutto si chiude con la fase di riemersione.
Mi fai degli esempi di suggestioni?
Una autosuggestione famosa è quella di Emile Coué uno tra i primi a pensare all’autoipnosi come strumento di miglioramento personale: “Di giorno in giorno, in qualunque modo, io miglioro.“
Altre suggestioni possono essere più specifiche e relative ad obiettivi, capacità, atteggiamenti o stati fisici.
Più avanti ti spiego come torneremo su questo argomento.
Ma questa autoipnosi funziona su tutti?
No.
L’autoipnosi,come l’ipnosi, funziona su chi vuole che funzioni e collabora con il processo.
Ma ci sono delle cose che facilitano il suo funzionamento?
Si principlamente queste 3 cose:
- alcune tecniche di meditazione
- ripetizione
- un metodo corretto di formulare le suggestioni.
Tecniche di meditazione
Alcune tecniche di meditazione aumentano in modo significativo la capacità di rilassarsi e di andare in uno stato di ipnosi.
Quando ho frequentato il master in ipnosi chiamavano spesso me per le dimostrazioni pratiche perché praticando da tempo meditazione per la consapevolezza sono facilitato ad andare in uno stato di rilassamento profondo.
Ripetizione, ripetizione, ripetizione
Molti credono erroneamente che con una sessione di auto ipnosi si possano ottenere subito risultati.
Sono dei pigroni.
Mmm non proprio ….
È più corretto dire che sono stati “ipnotizzati”.
Ipnotizzati?
Si dal loro Ego Infantile o da chi istiga questa cultura del “tutto e subito” con slogan del tipo: “risultati in poco tempo e senza fatica”.
Slogan, o meglio ancora “suggestione” (perché di questo si tratta), molto seducente ma poco realistica.
Anche la autoipnosi per dare risultati ha bisogno di tempo e persistenza ed esercizio regolare.
Usare il metodo corretto per formulare le suggestioni
Anche la corretta formulazione delle suggestioni ha un peso importante nella efficacia della pratica.
Ti faccio un esempio: un errore che si commette spesso è formulare la suggestione in negativo, ad esempio “non voglio prendere un brutto voto all’esame” “non voglio più fumare sigarette”.
L’inconscio invece è orientato al positivo e questi comandi possono essere inutili o controproducenti.
Osta ma allora è meglio lasciare stare questa autoipnosi 🙁.
Mmmm sarebbe un peccato.
C’è un altro approccio: graduale e guidato.
E’ l’approccoi che spiego – tra i tantissimi altri contenuti – nel percorso Cambia Marcia™.
Il percorso che aiuta a sviluppare le soft skills chiave per il mestiere più importante che ci sia: il direttore generale della “Me stesso S.p.A.”.
Se stai pensando qualcosa del tipo e che saranno mai ‘ste soft skills!??!
Ti capisco.
Le soft skills sono l’arma segreta per avere successo nel lavoro e nella vita e senza quelle – come ti dicevo all’inizio di questo articolo – puoi fare l’autoipnosi dalla mattina alla sera ma, mi dispiace tantissimo, non caverai un ragno da un buco.
E se ora stai pensando ehhh addirittura non esageriamo!!!!
Non ti capisco….
Ti capisco benissimo!
Per motivi culturali, infatti, in Italia si dà molta importanza alle competenze tecniche (in inglese hard skills) e le competenze trasversali (soft skills) sono rimaste per diverso tempo in ombra.
A conforto della mia affermazione sulla importanza delle soft skills potrei citarti:
- quanto dice l’Università di Harvard sull’importanza delle soft skills,
- oppure raccontarti delle centinaia di progetti che ho svolto come consulente per la selezione formazione e sviluppo di soft skills per ruoli manageriali e commerciali.
Ma non serve un professorone universitario o il sottoscritto per “certificare” l’importanza fondamentale delle soft skills per il tuo successo nel lavoro e nella vita.
In ogni caso dacci sotto e enjoy!
Alla prossima. Mirco